...ma la neuropsicologia, cos'è?

 

Lo sviluppo infantile è scandito in ogni sua fase dal sorgere di competenze che garantiscono al bambino una sempre più ampia e soddisfacente interazione con l'ambiente che lo circonda.

L'acquisizione delle tappe motorie, delle competenze comunicative e relazionali, del linguaggio e successivamente degli apprendimenti scolastici, rappresentano le sfide evolutive di maggior impatto sullo sviluppo psicologico. Accompagnare il bambino in queste sfide significa supportare la sua crescita ed evitare che specifiche difficoltà possano creare deviazioni importanti nel suo sviluppo.

La neuropsicologia dell'infanzia studia i meccanismi che determinano queste fondamentali competenze, da una prospettiva cognitiva, ovvero di come il bambino elabora le informazioni provenienti dell'ambiente e le integra nel proprio bagaglio biologico e genetico.

Negli anni sono stati prodotti diversi modelli che ci aiutano ad orientarci nella complessità di tali fenomeni, permettendoci di descrivere e comprendere sia le tappe normali dello sviluppo infantile, sia le difficoltà e le peculiarità manifestate da alcuni bambini nel corso del loro sviluppo.

L' utilizzo di test e l' osservazione diretta del comportamento del bambino sono gli strumenti privilegiati nella clinica neuropsicologica, tramite questi è possibile individuare le potenzialità e le fragilità che caratterizzano ogni bambino per poter poi immaginare percorsi di sostegno mirati e individualizzati.

Gli ambiti clinici in cui la valutazione neuropsicologica si applica sono relativi ai diversi quadri di disturbo dello sviluppo:

-Ritardo e disturbi di linguaggio.

-Disturbi della comunicazione.

-Disturbi della coordinazione motoria.

-Disturbi specifici (D.S.A.) e aspecifici degli apprendimenti scolastici.

-Ritardo cognitivo e quadri borderline.

-Disturbi dell'attenzione e della condotta.