Come funziona il cervello di chi pratica la meditazione?

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MeditazioneLa parola meditazione viene usata per riferirsi a condizioni molto diverse, come a stati di rilassamento profondo o a condizioni di concentrazione su un oggetto o una parola; fino ad arrivare a meditazioni in consapevolezza (proposte dalla mindfulness), che permettono alla persona di radicarsi nell’esperienza del corpo e delle sensazioni, degli oggetti mentali e della mente stessa.

La meditazione è dunque un processo complesso, volto all’autoregolazione del corpo e della mente, ed è spesso associata a modificazioni psicologiche e neurofisiologiche.

Diverse ricerche riportano chiaramente come la meditazione sia in grado di promuovere il benessere, favorendo in chi la pratica diversi processi cognitivi ed emotivi, tra cui una migliore memoria di lavoro, maggiori abilità percettive e una più complessa capacità di regolare le emozioni.

 

Gli effetti della meditazione sulla struttura e le funzioni del cervello sono stati verificati attraverso l’utilizzo di alcuni metodi di neuroimmagine (risonanza magnetica, fMRI e PET), e il numero di studi pubblicati sul tema è in costante crescita.

Nel 2014, l’Università La Sapienza di Roma ha condotto un’importante meta-analisi nella quale sono stati sintetizzati i principali risultati delle ricerche fino ad allora condotte che avevano come focus la relazione tra la meditazione e le modificazioni cerebrali ad essa associate.

Le studiose di Roma, passando in rassegna ben 46 ricerche sul tema, hanno potuto affermare che la pratica meditativa induce modificazioni funzionali e strutturali a livello cerebrale, in particolare nelle aree coinvolte nei processi auto-referenziali, tra cui la consapevolezza di sé e l’auto regolazione, così come nelle aree coinvolte nell'attenzione, nelle funzioni esecutive e nella formazione della memoria. Inoltre, al di là di tutti i benefici specifici, la cosa più importante che la pratica insegna è prendersi cura di se stessi, e questo è il fattore spesso determinante per la guarigione dai disagi (a manifestazione psichica o fisica) e per il mantenimento del benessere.

Dott.ssa Michela Palermo, Psicoterapeuta
Dott. Andrea Delbarba, Endocrinologo
Margherita Bianchetti, dott.ssa in Psicologia Clinico-Dinamica

 

Bibliografia:

  • Boccia, M.; Piccardi, L.; Guariglia, P. (2014). The Meditative Mind: A Comprehensive Meta-Analysis of MRI Studies. BioMed Research International
, 2015.
  • Amadei, G. (2013). Mindfulness. Essere consapevoli. Il Mulino, Bologna.