Il concetto di Mindfulness

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La parola Mindfulness, nel modo in cui viene utilizzata oggi, deve popolarità a Jon Kabat-Zinn e allude a  pratiche di consapevolezza per entrare in contatto con la realtà, con la pienezza dell’esperienza, con la pienezza di noi stessi. 
 
Tali pratiche di consapevolezza hanno radici nella più antica forma di meditazione, Theravada, che nella sua essenza, è “essere attenti”.
Essere intenzionalmente attenti, aperti al mondo, essere consapevoli, essere radicati in quello che capita “qui e ora”, nel momento presente, grazie alla presenza della mente e alla presenza del cuore;  due parole diverse ma che  rappresentano  la stessa cosa.
 
Far questo non è facile; infatti noi spesso ci illudiamo di essere attenti ma siamo invece attenti a ciò che il nostro pensiero  produce.
 
Infatti la nostra mente per sua natura  “prevede” le esperienze, organizza, fa schemi e modelli.
 
Questa è la nostra straordinaria possibilità evolutiva.
 
Tuttavia questa possibilità diventa, allo stesso tempo, il grave rischio che noi corriamo quando non entriamo più in contatto con la realtà ma con la ricostruzione che la nostra mente fa della realtà.